mercoledì 25 maggio 2011

Di ministri, statistiche e polli

Allora l'Istat dice tra le altre cose che un italiano su quattro è a rischio povertà, il che tradotto significa che quello che guadagna gli basta a malapena ad arrivare a fine mese. Dunque un quindici milioni più o meno che ogni mese, tutti i mesi, deve fare una serie di capriole per arrivare a quello successivo.
Il nostro baldo Ministro dell'Economia Tremonti contesta questi dati : rivolgendosi alla platea, che così a istinto non mi sembrava la sala mensa della Fiat, chiede: "Alzi la mano chi di voi è povero.", e si risponde: "Nessuno". Per usare un francesismo, grazie al cazzo Ministro!
Trova poi, il Ministro, discutibile quella rappresentazione, che però, parole sue, "E' assolutamente e oggettivamente nei dati". Quindi discutibile in base a cosa? Al fatto che "Risulta da tutte le statistiche che la ricchezza in Italia non è scesa in questo decennio, ma è comunque salita". Quali statistiche? "Le più ufficiali e formali". In effetti se andiamo a spulciare i dati della Banca d'Italia sulla ricchezza (relativi al 2009) si scopre che questa è effettivamente aumentata dell'1,1% rispetto all'anno precedente.
Quindi, dato che tutte queste statistiche sono vere, tutto ciò significa semplicemente che chi era ricco si è arricchito, e chi era povero si è ulteriormente impoverito, ma questo il nostro baldo Ministro immagino lo sappia benissimo, dato che studia molto. Ma c'è da capirlo: mica ci può venire a dire che le statistiche "più ufficiali e formali" sono alla maniera di Trilussa.

3 commenti:

luposelvatico ha detto...

Ammazzate questo paese, distruggetelo, ma almeno evitate di pigliarci per il culo ogni giorno che iddio mette in terra:-(

Gap ha detto...

In quello che ho letto, da te come da altri, non ho trovato alcun riferimento al fatto che il governo sb ha già cambiato una volta i vertici dell'Istat perché secondo loro facevano politica contro di lui. Infatti erano stati nominati dal governo Prodi. Questi se li è nominati da solo ma non sembra che i risultati siano cambiati.
Fino a pochi mesi fa la crisi non esisteva, poi non era grave, comunque stavamo meglio degli altri .. troppo lungo fare l'elenco delle bugie che hanno detto.

Ernest ha detto...

questi non si interessano di lavoro, ci insultano e vogliono anche cambiare i dati per dire va tutto bene